Nel 2025, le aziende si troveranno di fronte a sfide sempre più complesse per mantenere una presenza competitiva sul mercato. Il budget per il marketing è una delle voci cruciali nella pianificazione strategica di ogni impresa. Ma come allocare correttamente le risorse e quale agenzia scegliere per ottimizzare le tue azioni di marketing? Beh, tanto […]
La parola “landing page” significa letteralmente pagina di atterraggio.
La landing page, chiamata anche semplicemente landing, si usa in genere per le campagne web e rappresenta il luogo di arrivo di tutti gli utenti che cliccano su un banner, un annuncio PPC una newsletter, etc…
L’obiettivo di queste pagine è quello di permettere agli utenti di trovare subito tutte le informazioni necessarie relative ad uno specifico argomento, offerta o promozione interessandolo e spingendolo ad eseguire una specifica azione.
Oggi il web propone a chi naviga moltissime informazioni, a volte troppe, per questo strutturare una landing page efficace significa intercettare il target esponendo in modo esaustivo l’argomento di interesse e, se necessario, accennando ad argomenti correlati. Avremo così la certezza che una volta atterrati sulla nostra pagina gli utenti troveranno tutte le informazioni di cui necessitano, senza doverle andare a cercare tra decine di click nel nostro sito, inoltre, gli saranno forniti spunti di approfondimento diretto a prodotti o servizi potenzialmente interessanti.
Il modello AIDA e gli elementi fondamentali.
Abbiamo detto che l’obiettivo principale di una landing page è quello di interessare l’utente che arriva spingendolo a compiere un’azione specifica (call to action). E’ fondamentale partire proprio da questo concetto nella creazione di una pagina di atterraggio, simulando il comportamento dell’utente medio che la visualizzerà e cercando di immaginarne il comportamento.
Dobbiamo quindi ottimizzare le pagine secondo il modello AIDA (Attenzione – Interesse – Desiderio – Azione) e creare la landing page partendo quindi dalla risposta alle seguenti domande:
- in che modo la mia pagina attira l’attenzione degli utenti?
- in che modo la mia pagina suscita l’interesse degli utenti?
- in che modo la mia pagina stimola il desiderio negli utenti?
- in che modo la mia pagina richiama gli utenti ad eseguire una specifica azione?
L’elemento fondamentale per attirare l’attenzione degli utenti che atterrano sulla nostra landing page è sicuramente il titolo. Dobbiamo costruire un titolo efficace, ovvero, una frase breve capace di far capire la nostra offerta in meno 5 secondi. Una volta definito il titolo si passa alla costruzione del testo.
Il testo deve ampliare il concetto espresso nel titolo spiegando l’offerta, esplicitandone i benefici e spingendo all’azione.
Fondamentale è anche la formattazione del testo che può essere un validissimo strumento per migliorare la chiarezza, ponendo il focus sulle parole chiave e facilitandone la lettura. Anche l’utilizzo di elenchi puntati può facilitarci il lavoro, permettendoci di attirare l’attenzione degli utenti su specifici elementi senza che vengano distratti da inutili fronzoli.
Importante, nella creazione di una landing page è anche l’utilizzo delle immagini, che ci aiutano a spezzare i blocchi di testo per agevolarne la lettura. Teniamo presente però che, se è vero che una landing page deve essere esteticamente gradevole agli occhi degli utenti, l’aspetto fondamentale è la funzionalità. Per questo scegliamo immagini utili ed attinenti all’argomento trattato. Con lo stesso scopo possiamo ricorrere anche all’utilizzo di video illustrativi.
In alcuni casi può essere utile inserire i pulsanti per la condivisione sui social network così che gli utenti interessati possano condividere sui propri profili social la nostra offerta suscitando la curiosità dei propri contatti.
La Call to Action
L’emento fondamentale per poter creare una landing page funzionale è la call to action. Se attiro l’attenzione, suscito l’interesse, stimolo il desiderio e spingo gli utenti all’azione devo fare in modo che quest’ultima sia il più semplice possibile.
Generalmente l’azione prevede la compilazione di un form di contatto o di richiesta informazioni. Tre cose sono importanti da tener presente quando creiamo un form per la nostra landing page:
- che il form sia il più breve possibile: richiediamo quindi all’utente la compilazione del minor numero di campi possibili concentrandoci solo sulle informazioni che reputiamo davvero utili.
- che sia sempre visibile: per questo è preferibile che sia in alto e, nel caso di landing page particolarmente lunghe che prevedono uno scroll della pagina, che questo resti fisso nella parte alta o che sia ripetuto in fondo alla pagina.
- che il link alla privacy policy sia evidente: per evitare di generare diffidenza negli utenti.
Una volta creata la nostra landing page assicuriamoci che questa contenga i seguenti elementi:
- Introduzione che faccia capire subito di cosa stiamo parlando.
- Spiegazione più dettagliata dell’offerta.
- Chiusura con invito all’azione.
- Contatto mediante un form.
e che questi siano disposti e formattati come indicato precedentemente. Infine, verifichiamone la compatibilità su tutti i device e le piattaforme per permettere agli utenti di visualizzare la pagina da qualsiasi dispositivo.
Sul web esistono moltissimi strumenti per creare una landing page anche per i meno esperti. Basta cercare su Google “template per landing page” o “landing page generator” per trovare centinaia di tool più o meno complessi, gratuiti o a pagamento. Tuttavia è facile comprendere come uno strumento predefinito, per quanto personalizzabile sia, difficilmente può essere equiparato ad uno tarato appositamente sulle esigenze specifiche del cliente. Per questo quando impostiamo il budget per le nostra campagne sul web è importante che una parte sia destinata alla creazione della landing page da parte di un professionista.
Una Landing Page efficace
5 errori da evitare
- Eccesso di elementi
troppo testo può creare caos distogliendo l’attenzione dei nostri utenti dalle informazioni davvero importanti. Nel caso di eccesso di immagini poi il rischio è anche quello di appesantire la pagina in termini di KB causando lentezza nel caricamento. - Linguaggio poco chiaro
se parlo a persone adulte eviterò di attingere dallo slang dei teenager, se parlo ad italiani ridurrò al minimo l’uso di termini inglesi etc… abbiamo detto che i testi di una landing devono essere chiari ed immediati quindi perchè complicare la vita dei nostri utenti ricorrendo a linguaggi che non sono in target? - Form complesso
abbiamo visto che un form semplice e breve è utile per invogliare gli utenti ad eseguire la call to action. Nel caso in cui lo riteniamo opportuno possiamo anche richiedere qualche informazione in più, l’importante però è che questi campi non siano obbligatori. Gli utenti difficilmente sono disposti a fornirti i propri dati personali prima ancora di essere sicuri che il tuo prodotto o servizio sia davvero quello che stanno cercando. - Call to action inefficace
in una landing costruiamo un dialogo con il nostro target: “questa è la mia offerta che ti porterà questi vantaggi, ti interessa? Contattami!” quindi, ad esempio, se nella nostra pagina abbiamo un form di richiesta informazioni sul pulsante di invio meglio scrivere “voglio saperne di più” invece di un semplice “invia”. In questo modo l’utente capirà a cosa serve la compilazione del form senza dover necessariamente leggere tutto il testo. - Copiare la concorrenza
questo è sbagliato per qualunque attività di marketing. Meglio fare la differenza!